Si è conclusa la Startup Battlefield al TechCrunch Disrupt 2016 di San Francisco ed il vincitore è Mobalytics.
La competizione, che consiste nel presentare la propria idea di business a più gruppi di Venture Capital e leader tecnologici che fanno da giudici, consegna al vincitore un assegno di 50mila dollari e l’ambita Disrupt Cup, oltre ad una copertura mediatica senza paragoni. Mobalytics ha vinto la concorrenza di altri 25 progetti super-selezionati. Scopriamo di che si tratta.
Mobalytics è una specie di coach per gamers. Fornisce statistiche sulle performance di gioco ed evidenzia punti di forza e di debolezza del giocatore per aiutarlo a migliorare. La startup ha lanciato la sua versione beta e sta ottimizzando il suo motore di analisi su League of Legends, gioco online molto popolare che ha decine di milioni di utenti attivi.
Mobalytics è basato su un Game performance Index (GPI), un indice complessivo delle performance del giocatore. Gli elementi di quest’indice vengono scomposti visivamente in grafici che esprimono la prestazioni nelle varie abilità richieste dal gioco. Nel caso di League of Legends, per intenderci, i parametri sono la visione, l’aggressività, il gioco di squadra, la coerenza, etc.
Con il GPI, è possibile identificare rapidamente i propri punti di forza e di debolezza, così come quelli dei concorrenti. Sul fronte visivo, l’azienda sta anche cercando di costruire una serie di icone e distintivi che i giocatori possono facilmente visualizzare durante le partite e che permettono di controllare le competenze degli avversari.
Il co-fondatore di Mobalytics, Bogdan Su, dice che la società non è in realtà concentrata sui giocatori più bravi in questo momento, perché, a quei livelli, le differenze di gameplay sono molto più difficili da isolare. Piuttosto puntano a coloro che vogliono migliorare le loro prestazioni di gioco per entrare nel gotha dei gamer.
L’azienda ha in programma di espandere il suo indice ad altri titoli e-sport come Overwatch, DOTA 2 e Counter Strike. Con quasi 13.000 iscrizioni per la beta, è chiaro che l’interesse c’è. E il mercato anche, visto che quello dell’e-sport si prepara a raggiungere mezzo miliardo di dollari quest’anno.