La volatilità, chiamiamola così, di Twitter sotto la guida di Elon Musk ha aperto uno spiraglio di competizione. Per questo motivo, Instagram cerca di infilarsi in questo spazio con Threads, il nuovo competitor di, ebbene sì, Twitter.

Fintanto che Elon Musk e Mark Zuckerberg si stavano allenando per riempirsi di mazzate al Colosseo (sì, è una bufala, ma ci piace pensare potesse accadere davvero), pure le rispettive società stavano battagliando.

Per ora non disponibile in Italia, Threads è stato pubblicato sugli store dopo mesi di rumors e leaks ed disponibile solo per gli utenti americani. È stata pubblicata anche la versione desktop all’indirizzo threads.net. Le nostre leggi, in primis il GDPR ed in generale quelle che regolamentano la privacy degli utenti hanno impedito, per il momento, il lancio nell’intera unione europea.

Threads è principalmente uno strumento collegato ad Instagram che permette di postare testi fino a 500 caratteri, con immagini o video lunghi fino a 5 minuti. È estremamente simile a Twitter ed essendo strettamente collegata ad Instagram, è possibile loggarsi con il propio account Instagram e seguire facilmente le persone che già seguiamo lì.

Il feed principale mostra contenuti dai recomended misti a quelli delle persone che seguiamo direttamente, e al momento non c’è possibilità di separarli, come fa Twitter. Alcuni strumenti di accessibilità di Instagram, come la descrizione delle immagini generata dalla AI, sono disponibili anche qui su Threads.

Niente fediverso per ora

Meta non ha incluso il supporto ad ActivityPub in questa release, ma ha dichiarato che in futuro ci sarà, permettendo a Threads di interoperare con i protocolli open che permettono a più social di creare una rete federata, che oggi conosciamo principalmente grazie a Mastodon. Dalle parole dell’head di Instagram, Adam Mosseri, “è una funzione che avrà in futuro”.