Quest’articolo è stato realizzato grazie al contributo di Perpeflex, materassi di qualità dal 1962.
Sonno sano = cervello sano. I neuroscienziati ne sono convinti. Ma genitori, medici ed educatori si chiedono cosa si possa effettivamente fare per migliorare il sonno. Alcuni hanno chiesto di ritardare i tempi di inizio della scuola o di limitare l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di andare a letto come un modo per migliore i risultati scolastici, la salute e il nostro stile di vita in generale, persino da punto di vista economico.
Tuttavia, stime recenti suggeriscono che circa la metà degli adolescenti vivono una privazione del sonno. Questi numeri sono allarmanti perché il sonno è particolarmente importante durante l’adolescenza, un periodo di cambiamenti cerebrali significativi che influenzano l’apprendimento, l’autocontrollo e i sistemi emotivi. E i deficit del sonno sono ancora maggiori nei giovani economicamente svantaggiati rispetto alle controparti più ricche.
Le ricerca neuroscientifiche dello sviluppo mostrano una soluzione al problema della deprivazione del sonno che è sorprendentemente semplice: fornire agli adolescenti un buon letto. Dotarsi di letti confortevoli non implica nuove tecnologie, interventi costosi o molto tempo, ma può essere particolarmente utile per migliorare il sonno tra gli adolescenti.
Gli studi scientifici hanno dimostrato che differenze apparentemente piccole nella qualità e nella durata del sonno creano una differenza reale nel modo in cui il cervello elabora le informazioni.
Il sonno agisce come una colla che aiuta il cervello a codificare e fissare le informazioni apprese di recente in una conoscenza a lungo termine. Migliora anche l’attenzione a scuola perché il sonno aiuta a smorzare i comportamenti iperattivi, forti reazioni emotive e contentezza. Ciò significa che gli studenti che sono normalmente allontanati dalla classe perché disturbano sono più propensi a rimanere in classe se non sono privati del sonno. Più tempo in classe porta a più apprendimento.
Si tende comunemente a pensare che il numero di ore di sonno sia molto importante per un sano sviluppo del cervello nel corso del tempo. Invece, gli adolescenti il cui sonno è incoerente in tutta la settimana scolastica, con variazioni fino a 2,5 ore da una notte all’altra, mostrano un ritardo nello sviluppo di connessioni della materia bianca nel cervello quantificabile in un anno rispetto a quelli che hanno dormito un numero di ore più costante per notte.
Le connessioni della materia bianca aiutano a elaborare le informazioni in modo efficiente e rapido collegando diverse regioni del cervello, in modo simile a come un’autostrada collega due città. L’adolescenza è un momento importante per la pavimentazione di tutte le autostrade del cervello, e la ricerca suggerisce che il sonno può essere vitale per questa costruzione.
Quindi quali sono gli ingredienti principali del sonno che contribuiscono allo sviluppo sano del cervello? Ecco i risultati di uno studio.
Una maggiore qualità del sonno è definita da un minor numero di risvegli per notte
A 55 studenti delle scuole superiori dai 14 ai 18 anni provenienti da diversi contesti socioeconomici sono stati forniti dei dispositivi simili a orologi da polso che monitorano la qualità del sonno. Una maggiore qualità del sonno è definita da un minor numero di risvegli per notte. Si tratta di momenti in cui i ritmi del sonno sono interrotti e la persona è sveglia brevemente o si muove in uno stadio più leggero del sonno, sia che ne sia consapevole o no. Nello studio, gli adolescenti hanno avuto una media di cinque risvegli a notte con una durata compresa tra meno di un minuto e più di un’ora.
Dopo due settimane, si sono sottoposti ad un test neurologico per misurare le connessioni tra i percorsi del cervello coinvolti nell’autocontrollo, nelle emozioni e nell’elaborazione della ricompensa, gli stessi che sono importanti per ridurre l’impulsività e rimanere concentrati in classe. Non sorprende che gli adolescenti con una migliore qualità del sonno avessero una migliore connettività cerebrale. Cioè, le connessioni tra le regioni principali del cervello erano più forti.
Ma la scoperta più importante e sorprendente si è avuta approfondendo l’identificazione delle ragioni per cui alcuni adolescenti hanno dormito meglio di altri. C’era meno tecnologia in camera da letto? Stanze più buie? Meno rumore? Migliore status socioeconomico? Non in questo studio.
Gli adolescenti che hanno segnalato una maggiore soddisfazione per il loro letto, materassi e cuscini erano quelli che avevano una maggiore qualità del sonno e una maggiore qualità del sonno era associata a una maggiore connettività cerebrale, un effetto che attraversa in maniera trasversale le linee socio-economiche. Al contrario, gli adolescenti con bassa connettività cerebrale e scarsa qualità del sonno mostravano una maggiore impulsività rispetto a quelli con alta connettività e qualità del sonno, illustrando gli effetti reali sul comportamento.
Nella maggior parte dei test, i giovani allevati in povertà presentano risultati peggiori. Rispetto ai coetanei più abbienti, mostrano prestazioni accademiche e cognitive, benessere psicosociale e salute fisica peggiori. Queste lacune sono state al centro di un intenso dibattito ma rimangono ampie e persistenti.
La disponibilità e la qualità dei bisogni di base, tra cui cibo, salute, calore dei genitori e riparo, aiuta a spiegare alcuni degli esiti discrepanti tra adolescenti ad alto e basso reddito. Ma i ricercatori hanno gravemente sottovalutato il sonno, un bisogno di base altrettanto importante che potrebbe essere una soluzione inespressa al divario di realizzazione.
Ridurre il divario dei risultati è l’obiettivo per una società più equa. Un modo per raggiungerlo è creare obiettivi di intervento accessibili e realistici che migliorino il quotidiano. Il sonno può essere uno di questi obiettivi. È relativamente facile da quantificare e tracciare, è influenzato dalle abitudini quotidiane che possono essere modificate grazie al controllo dei genitori e le routine che precedono il riposo, ed è direttamente associato ai risultati di apprendimento, sociali e di salute.
In un periodo di isteria borderline sugli effetti della tecnologia sul sonno e sullo sviluppo del cervello, ancora poca attenzione va agli elementi fondamentali del buon sonno negli adolescenti. Assicurare che abbiano letti confortevoli può aiutare a migliorare il sonno in tutti gli adolescenti, in particolare tra le famiglie più povere. Ed è molto più facile convincere i genitori e gli adolescenti ad investire in materassi e cuscini piuttosto che convincerli a modificare le loro abitudini con lo smartphone.
Quest’articolo è stato realizzato grazie al contributo di Perpeflex, materassi di qualità dal 1962.